Martina Capriotti
Biologa marina e ricercatrice sull’inquinamento e le microplastiche
Sono nata e cresciuta a San Benedetto del Tronto, sulla costa del Mar Adriatico. La relazione con il mare è perciò stata sempre molto forte. Nuoto da sempre e da adolescente sono entrata nel mondo del salvamento acquatico, in cui sono tuttora con la Federazione Italiana Salvamento Acquatico. Nello stesso periodo ho iniziato ad immergermi, e questo è stato l’input decisivo per intraprendere la mia attuale carriera.
Mi sono laureata in Biologia Marina presso l’Università Politecnica della Marche (Ancona); durante gli studi ho partecipato al progetto ERASMUS conducendo il progetto sperimentale di tesi presso l’Università Norvegese di Scienze e Tecnologie (NTNU) di Trondheim. Ho proseguito successivamente con il Dottorato di Ricerca in Scienze della Vita e della Salute, presso l’Università degli Studi di Camerino (MC).
Nel 2018 ho ottenuto il grant della National Geographic Society, per un progetto di ricerca sullo studio delle microplastiche in mare ed i contaminanti chimici ad esse associati. Sono così diventata una National Geographic Explorer. SKY ha selezionato 3 progetti in Europa da supportare, tra cui il mio; sono perciò stata nominata SKY Ocean Rescue Scholar. Attualmente sono una ricercatrice Postdoc presso il Dipartimento di Science Marine dell’Università del Connecticut, dove studio gli effetti delle microplastiche e molecole ad esse associate, sulla fisiologia alimentare di organismi marini sospensivori. Ho fondato inoltre, insieme ad altre 3 esploratrici, l’HUB di National Geographic del New England (USA).